martedì 5 marzo 2013

L’oogenesi


Nelle donne gli oociti primari cominciano a formarsi già verso il terzo mese dello sviluppo fetale e al momento della nascita le due ovaie ne contengono circa due milioni. Gli oociti primari, una volta completata la profase della prima divisione meiotica, interrompono il processo di divisione per riprenderlo solo all’inizio della pubertà, ossia quando entrano in circolo gli ormoni femminili. Di questi due milioni di oociti primari, tuttavia, solo 400 circa proseguiranno la meiosi, generalmente uno alla volta ogni 28 giorni per tutto il periodo riproduttivo. Tale periodo è compreso tra la pubertà e la menopausa, che sopraggiunge in genere tra i 45 e i 55 anni. È interessante notare che possono quindi passare più di 50 anni tra l’inizio e la fine della prima divisione meiotica di un oocita. Un oocita primario completa infatti la prima divisione meiotica poche ore prima dell’ovulazione, ossia la liberazione dell’oocita stesso da parte dell’ovaia, dando origine a un oocita secondario; quest’ultimo va incontro alla seconda divisione meiotica che terminerà solo dopo la fecondazione, nei pochi istanti che separano l’entrata dello spermatozoo nell’ovulo dalla fusione dei nuclei dei due gameti. Al termine della meiosi non si avranno quattro gameti uguali, ma un solo gamete funzionale (l’ovulo) e tre corpuscoli polari che vengono eliminati perché inutili. Nell’ovulo sono accumulate le sostanze nutritive o le molecole coinvolte nei processi metabolici, come I’RNA messaggero e gli enzimi, necessarie ai primi stadi dello sviluppo dell’embrione; pertanto, questa cellula è relativamente molto grande: nelle donne misura circa 100 micrometri ed è visibile a occhio nudo come un puntino fatto con una matita su un foglio di carta. L’oocita si sviluppa vicino alla superficie dcll’ovaia e, con le cellule specializzate che lo circondano, costituisce il follicolo ovarico. Nei libri  di testo le figure che illustrano le fasi di sviluppo dell’oocita sono collocate in sequenza lungo la superficie dell’ovaia; in realtà, il follicolo resta fisso in un’unica posizione per tutto il suo sviluppo. Le cellule del follicolo forniscono le sostanze nutritive all’oocita in accrescimento e, inoltre, secernono estrogeni, gli ormoni che prornuovono la matufollicolo razione del follicolo e la formazione dell’endornetrio. Durante gli stadi finali di maturazione, il follicolo si sposta verso la superficie dell’ovaia e produce una piccola sporgenza che alla fine si spacca, liberando l’oocita. Dopo l’esplosione del follicolo e la liberazione dell’oocita secondario, le restanti cellule follicolari si modificano e danno origine al corpo luteo, o «corpo giallo», una struttura endocrina che secerne estrogeni e progesterone; il progesterone è un ormone importante per la preparazione dell’utero alla gravidanza in quanto favorisce il mantenimento dell’endometrio impedendone il distacco. 

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